Oggi come oggi sembra che qualsiasi pizzaiolo si vergogni di fare un impasto “in giornata”. Spesso leggiamo diciture su menù o volantini pubblicitari che inneggiano alle 72, 96 e addirittura 120 ore di maturazione. Tutto questo sta diventando sempre più ridicolo, perchè, se uno studiasse abbastanza, scoprirebbe che non è necessario buttare l’impasto in frigo e dimenticarsene per ottenere una pizza digeribile e di alta qualità. Oltre alle solite tecniche, ci sono studi specifici che nobilitano proprio un impasto fatto in giornata, purché si rispettino le giuste tempistiche e soprattutto purché venga rigorosamente lavorato e conservato a temperatura ambiente. Sinceramente ho sempre prediletto le lunghe maturazioni, ma ammetto che preferisco più una breve lievitazione piuttosto che non poter fare le mie lunghe lievitazioni. Questo perchè ogni tipo di impasto ha i suoi pro e i suoi contro, e,come ho sempre detto, la breve lievitazione ha dalla sua l’intensita di sapore della farina che dona un gusto unico. E comunque, nonostante l’impasto sia importante, è sopratturto quello che ci si mette sopra a condimento a farla da padrone! Noi ci impegnamo come sempre per valorizzare le nostre pizze al massimo secondo il concetto di #innovatradizione e per questo ci siamo affidati alle aziende da noi selezionate per ottenere prodotti unici, come le glasse dell’ Acetificio Carandini e le confetture extra di Cavazza 1898 . Per le farine come sempre ci siamo rivolti al nostro più fido alleato, il Molino Denti con la nostra Zero+ che utilizziamo ormai quasi per tutto.
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