Da “Al Tramezzino” 40 anni dopo

Chiunque abbia vissuto a Modena cittá negli anni 80 di certo ricorderá la pizza e gli hot-dog  di questo famosissimo locale ubicato in Piazza Grande davanti al Duomo e sotto la Ghirlandina. E  in quel periodo  chi avesse osservato oltre il bancone , ai piedi della macchina del caffè avrebbe visto seduto un bimbo con in mano un libro o un album della panini. Nonostante l’eterna lotta tra questa pizza e quella di Altero (altra storica pizzeria a 100 mt in linea d’aria) ho vissuto l’infanzia e parte dell’adolescenza con quella pizza che considero parte di me. L’ho vista impastare, stendere ,condire e cuocere milioni di volte,ma non ho mai dato importanza alla cosa senza mai imparare  a farla ,aberrando quel mestiere e portandomi sempre piú verso l’informatica. Dopo 30 anni la sfida fu ricrearla e questo fece nascere in me la passione (o mania) per la pizza. Per i tempi vi assicuro che era una pizza innovativa.A differenze delle altre pizzerie che impastavano e cuocevano in giornata anche a distanza di poche ore, questa aveva 24h di maturazione e un utilizzo di materie di qualitá. Non la faccio spesso , ma quando si richiede per qualche festa con bambini, la sua morbidezza e semplicità conquista i piccoli e fa tornare monelli i grandi , per questo la chiamo simpaticamente “La Zozza” ,proprio perchè fa pensare ai bimbi che si sporcano mangiando. Farina Denti Anima Verace e Spadoni Tipo1 W200, sempre a lunga Maturazione e per gli ingredienti Pomodoro Toscano, Fiordilatte pugliese , sugo di datterino giallo e Salamino Primizia Piccante tutto guarnito con Olio extra Vergine Toscano Buonamici….. Semplicità ma qualitá in ogni suo aspetto. Per chi non l’avesse capito quel bambino dietro al bancone del Tramezzino ero io.

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